FP CGIL - CISL FP - UIL PA
COMUNICATO STAMPA UNITARIO
FP CGIL – FP CISL – UIL PA esprimono grande preoccupazione per il funzionamento degli Uffici periferici del Ministero del Lavoro a seguito delle scelte scellerate del Governo nazionale e dei vertici amministrativi del Dicastero che rischiano di paralizzare la insostituibile attività di tutela e di grande valenza sociale svolta dalle Direzioni Provinciali e Regionali del lavoro sul territorio.
In particolare, il DPCM di riorganizzazione del Ministero in discussione, ispirato ai soliti criteri di taglio lineare della spesa, prevede una forte riduzione degli Uffici territoriali che determinerà un grave arretramento dello Stato sul territorio con la chiusura di importanti presidi di legalità in materia di lavoro (quali sono le Direzioni Provinciali e Regionali del Lavoro) con gravi ricadute sociali per la cittadinanza. Infatti, la prevista soppressione delle Direzioni Regionali del Lavoro che attualmente svolgono una importante funzione di coordinamento, indirizzo e programmazione dell’attività di vigilanza e delle politiche del lavoro sul territorio regionale e la riduzione del numero delle Direzioni Territoriali produrranno inesorabilmente pesanti ricadute per i dipendenti del Ministero ed un forte indebolimento delle funzioni del Dicastero sul territorio (in particolare dell’attività di vigilanza del lavoro) con un grave rischio di abbassamento dei livelli di tutela per i lavoratori e di un aumento degli infortuni sul lavoro.
Tra l’altro, l’attività ispettiva in provincia di Bari è ormai paralizzata da quasi due mesi a causa del mancato accreditamento a tutt’oggi da parte del Ministero delle risorse sul capitolo delle missioni degli ispettori del lavoro, che già erano state oggetto di una considerevole riduzione nel corso del corrente anno di oltre il 30%, con gravi ricadute sui lavoratori del territorio che sono ormai privi di qualsiasi tutela per la totale assenza dei controlli ispettivi.
FP CGIL – CISL FP e UIL PA denunciano inoltre le condizioni di lavoro poco dignitose in cui gli ispettori sono costretti ad operare ormai da anni a causa della forte carenza di mezzi, dell’assenza di qualsiasi copertura assicurativa a fronte di una sempre crescente diretta responsabilità personale nell’attività da essi svolta e della mancata contrattualizzazione di un orario di lavoro che tenga conto della specificità dell’attività di vigilanza.
A ciò si aggiungono le continue aggressioni a cui il corpo ispettivo è esposto a causa del clima di tensione e disperazione sociale ormai dilagante nel Paese per le gravi conseguenze della crisi economica. Pertanto, queste OO.SS. invitano i vertici politici ed amministrativi del Ministero del Lavoro a ripristinare le condizioni di funzionalità degli Uffici periferici mediante l’accredito immediato delle risorse necessarie ad espletare l’attività di vigilanza sul territorio della provincia di Bari e ad invertire la rotta per quanto concerne la riorganizzazione del Dicastero garantendo l’esistenza di quegli importanti presidi di legalità rappresentati dalle Direzioni Regionali del Lavoro che svolgono una insostituibile funzione di indirizzo e coordinamento che rendono più incisiva l’azione delle Direzioni Provinciali sul territorio regionale.
Bari, 25 Ottobre 2013
Comunicato stampa di
FP CGIL
A. VENTRELLI
CISL FP
A. Di Cosola
UIL PA
R. DI LEO
Ultima modifica il Lunedì, 28 Ottobre 2013 21:46
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E’ con grande amarezza che apprendiamo che l'amministrazione INPS ha deciso di porre fine ai comandi di numerosi lavoratori che da molti anni prestano la propria attività nell’Istituto con grande spirito di sacrificio ed abnegazione.
La decisione di mettere una pietra tombale sul problema dei comandati, oltre a non essere una scelta coraggiosa, avrà delle gravi ricadute sulla produttività dell’Istituto e sui servizi erogati all’utenza ed alle imprese.
Infatti, questi lavoratori nel corso degli anni hanno consentito agli Enti previdenziali (ex INPS ed ex INPDAP) di far fronte alle gravi carenze di personale degli Uffici periferici, svuotati a causa dei pensionamenti e del continuo blocco del turn over, inserendosi, con grande professionalità e formandosi sul campo, nel difficile contesto produttivo degli Istituti contribuendo fattivamente al raggiungimento dei sempre più ambiziosi obiettivi fissati di anno in anno dagli stessi.
Ora l’INPS, dopo aver sfruttato per anni il lavoro di questi colleghi che hanno dato un contributo notevole al raggiungimento degli attuali standards quantitativi e qualitativi nell’erogazione dei servizi al cittadino e, proprio in un momento così critico per la vita dell’istituto a causa dell’integrazione con l’ex INPDAP e l’ex ENPALS, lascia che questi lavoratori (oramai divenuti indispensabili) vengano rispediti alle loro amministrazioni disperdendone le professionalità acquisite e creando un ulteriore vuoto in termini di risorse umane che sarà aggravato nel futuro dai prossimi prepensionamenti.
Della serie “usa e getta!”
Ci saremmo aspettati, invece, una presa di posizione forte, una levata di scudi da parte dei vertici del più grande Istituto previdenziale del mondo. Pertanto, questa O.S. invita la massima Dirigenza INPS a rivedere questa sciagurata decisione che determinerebbe un impoverimento professionale dell’Istituto con rischio di collasso (anche a seguito dei futuri prepensionamenti) e gravi ricadute anche sociali sull’utenza.
Bari, 23 Ottobre 2013
Il Segretario Prov.le FP CGIL
Antonio VENTRELLI
Il Coordinatore Prov.le EPNE FP CGIL
Dario CAPOZZI ORSINI
Il Segretario Aziendale FP CGIL INPS Prov.le
Andrea LAGRAVINESE
COMUNICATO
COMANDATI INPS: USA E GETTA!
Ultima modifica il Venerdì, 25 Ottobre 2013 23:40
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