ASL BA Presidio Ospedaliero San Paolo: Ennesimo episodio di aggressione ai danni degli operatori sanitari. È ora di arrestare questa ondata di violenza inaudita!

aggressione

​​La scrivente O.S., e’ venuta a conoscenza dell’ennesimo grave episodio di violenza avvenuto nella giornata di ieri ai danni di due infermieri e del Dirigente del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero San Paolo  (oltre che di una guardia giurata e di una paziente) da parte di una donna romena che ha preso a calci e pugni, con violenza inaudita e senza alcuna ragione, chiunque gli capitasse a tiro.
​​La FP CGIL, nel manifestare la propria sentita e sincera solidarietà e vicinanza ai suddetti lavoratori, rei ancora una volta di fare soltanto il proprio dovere, solleva un grido di allarme per il moltiplicarsi  di questi gesti di intolleranza e di violenza nei confronti dei lavoratori della ASL BA che non va assolutamente sottovalutato.
​​E’ necessario, quindi, alzare la guardia ed aumentare con ogni urgenza le misure di sicurezza al fine di tutelare l’integrità e la salute degli operatori sanitari della ASL BA (in particolare all’Ospedale San Paolo) ed anche dei pazienti, coinvolgendo adeguatamente le autorità preposte a tal fine (Questura, Prefettura, Forze di Polizia, ecc.).
​​Infatti, il clima di tensione sociale, che cresce di giorno in giorno nel nostro Paese a causa del protrarsi di una lunga crisi economica che non sembra arrestarsi, combinato ad una campagna denigratoria dei dipendenti pubblici che ormai va avanti da tempo, sta portando ad un sensibile aumento di tali episodi di  violenza nei confronti dei lavoratori della P.A. su tutto il territorio nazionale.
​​Pertanto, al fine di evitare il ripetersi di tali episodi di aggressione nelle sedi della ASL BA (soprattutto al Presidio Ospedaliero San Paolo) che prima o poi potrebbero avere conseguenze ben più gravi (come già avvenuto nella nostra città), la FP CGIL invita il Direttore Generale ASL BA a volersi attivare con ogni urgenza per garantire una maggiore sicurezza dei lavoratori in raccordo con la Prefettura, la Questura e le Forze di Polizia.
È ora di arrestare questa ondata di violenza inaudita e ciascuno deve fare la propria parte fino in fondo, prima che sia troppo tardi.