Il welfare bistrattato

ServSocBari
Inutilmente in tutti questi anni abbiamo cercato di dare un sistema organizzato ai Servizi sociali nel Comune di Bari.

Questione poi diventata urgentissima con la modifica strutturale del Comune, che ha istituito i Municipi lo scorso anno.
Certo i numeri degli operatori sono aumentati in modo proporzionale al numero degli abitanti, cosi’ come dettava la Regione con una delibera relativa ai piani di zona 2009/2011, ma non in modo sufficiente data la complessità sempre piu’ drammatica del welfare di questi anni.
La sicurezza di professionisti e utenti continua ad essere a rischio e non puo’ bastare un presidio della P.M. a disincentivare gli attacchi di disperazione degli assistiti che prendono di mira sistematicamente gli assistenti sociali.
Continua a permanere una condizione di approssimazione sul territorio dove ogni direttore di circoscrizione da direttive diverse, in mancanza di una riorganizzazione che dia un senso a chi deve fare cosa, con le stesse procedure.
Assistiamo a Municipi di grande complessità ed estensione territoriale che non possono essere comparati ad ex circoscrizioni ormai diventati Municipi.
Coordinatori scelti senza un criterio uguale per tutti, i casi di disabilità restituiti al territorio (150) senza che siano attribuiti allo stesso quegli operatori che rimangono assegnati in Ripartizione, la redistribuzione dei carichi di lavoro rimane ferma a quando la divisione era per circoscrizioni, non esiste un regolamento (da noi piu’ volte invocato) sulla mobilità del personale che ancora in base alla propria disponibilità (e conoscenze) transita da una parte all’altra della città, permangono ancora strutture fatiscenti utilizzate (vedi Carbonara), che non assicurano sicurezza ne’ privacy all’utenza.
Se le norme e lo scibile universitario hanno riconsegnato dignità e un sistema di intervento piu’ scientifico e moderno ad una professionalità che si è evoluta velocemente nel tempo, sviluppando un sapere che intende affrontare il disagio e la marginalità, oltre che il bisogno, sicuramente in modo piu’ efficiente e moderno, il Comune di Bari pare voglia rimanere ancorato al vecchio sistema di accoglienza e di assistenza, dove la formazione istituenda poi non corrisponde a considerazione, strumenti, strutture e numero adeguato di operatori.
Ignorando che anche consentendo tutto questo, senza un’organizzazione adeguata difficilmente si potrà costruire un welfare degno di questo nome.
Abbiamo rappresentato all’Amministrazione le nostre ragioni, quelle degli operatori, e a breve aspettiamo un confronto e decisioni costruttive in tal senso.
Speriamo sia la volta buona.

Bari, 4 novembre 2015
Segretario: Patrizia Tomaselli
Coord. aziendale: Michele Favia