LA STORIA CHE SI RIPETE: QUESTA VOLTA SUI NIDI D’INFANZIA

ComunediBariASILO NIDO

Purtroppo, dobbiamo constatarlo, al Comune di Bari, la storia si ripete e si ripete, questa volta, non solo a scapito dei lavoratori ma anche degli utenti di servizi (parliamo dei nidi di infanzia) che non si possono difendere.
Adesso pero’ sono le madri che stanno alzando gli scudi.
Ma veniamo ai fatti.
Intanto, preliminarmente dobbiamo sottolineare che il Comune di Bari ha diminuito le ore di presenza nei nidi dell’impresa di pulizia e questo, in un contesto frequentato da bambini non depone bene, ma questa mattina si è pensato addirittura di tenere aperto un nido, quello di via Viterbo, con lavori in corso ancora lontani da ultimare, polveri che si alzano, ecc.
Un vero e proprio cantiere in corso, aperto alla frequenza dei bambini.
E passi per i lavoratori, che anche quest’anno scolastico hanno iniziato a lavorare, e l’abbiamo denunciato, inascoltati, all’Amministrazione comunale, tra la polvere ammucchiatasi nei locali in due mesi di chiusura delle strutture e due giorni prima sono state effettuate pulizie frettolose per l’arrivo dei bambini, ma questo che è accaduto oggi diventa il colmo!
Vero è che la Ripartizione ha cambiato dirigente e non si capisce se la successiva ha preso possesso o meno ma appare lampante che in questi due giorni a cavallo delle feste, si poteva tranquillamente lasciare chiuso il nido, vista la ristrutturazione in corso.
Parliamo oltretutto di servizi pagati profumatamente da parte dei genitori baresi, cosiddetti servizi a domanda individuale, pertanto questa Amministrazione dovrebbe stare ben attenta a come vengono gestiti.
Torniamo a dire, da tempo ormai, che va benissimo aprire nuovi nidi e assumere nuovo personale, facendo intendere di dare importanza ai piccoli cittadini in erba ma senza una buona organizzazione e una buona politica non si costruisce nulla.
Ovvio che poi le famiglie preferiscano il privato piuttosto che il pubblico, data l’inattendibilità di quanto offra e con l’aggravante di non avere un regolamento aggiornato. Parliamo infatti di indicazioni ormai obsolete che risalgono agli anni ’80 e mai riviste, malgrado le proposte e le sollecitazioni che da tempo va facendo la nostra Organizzazione.
Le mamme ci hanno informato che procederanno con un esposto con quanto va accadendo e speriamo che finalmente queste voci e la stampa che (forse) se ne fara’ portavoce, oltre a noi che da sempre invochiamo una politica di prospettiva utile ai cittadini producano un cambiamento di rotta.
… affinchè non si ripeta la solita solfa: che la responsabilità è dei lavoratori pubblici …

Bari, 7 gennaio 2015