Regione Puglia, la Fp Cgil chiede di rivedere le indicazioni sul lavoro agile

In relazione alla proroga dello stato di emergenza, disposta con D.L. n. 221 del 24 dicembre, e preso atto della ripresa massiccia del fenomeno pandemico nel Paese, la Fp Cgil Puglia, tramite il Coordinamento aziendale della Regione Puglia, la Segretaria regionale Patrizia Tomaselli e i Rappresentanti per la Sicurezza dei Lavoratori, chiede che siano riviste le indicazioni operative relative al lavoro agile contenute nella DGR n.1848 del 15 novembre scorso per consentire una tutela adeguata della salute e sicurezza dei lavoratori della Regione Puglia.

In particolare si fa riferimento alle seguenti disposizioni:
1. percentuale di personale in lavoro agile: si chiede di determinare una condizione di ampliamento del limite massimo attualmente consentito, pari al 25%, sulla base di valutazioni specifiche che ne possano determinarne il ricorso;
2. personale in condizione di pendolarismo di media e lunga distanza: al fine di attenuare i rischi di contagio connessi alla mobilità mediante mezzi pubblici di tutti i dipendenti (anche se titolari di Posizioni Organizzative), si chiede di favorire loro il ricorso al lavoro agile e, in aggiunta, di consentire agli stessi di poter utilizzare per il lavoro in presenza gli spazi di coworking da predisporre presso le sedi periferiche della Regione Puglia;
3. agevolare il ricorso al lavoro agile ai fini della conciliazione vita/lavoro per i dipendenti con figli minori di anni tre e figli in età scolastica e/o che abbiano cura di familiari con disabilità accertata;
4. chiarire che il prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 marzo 2022 impone la permanenza dell’obbligo di rigorosa tutela dei lavoratori in condizioni di fragilità riconosciuta ai sensi della vigente normativa in materia;
5. vietare lo svolgimento in presenza di riunioni ed attività lavorative in genere che prevedano la partecipazione di più persone anche esterne all’amministrazione regionale, se non strettamente necessarie ovvero caratterizzate da urgenza o riservatezza delle questioni trattate;
6. favorire l’accesso a tamponi antigenici e/o molecolari per i dipendenti regionali;
7. prevedere, per le aree di consumo cibi e bevande, l’obbligo di accesso tramite scansione green pass;
8. consentire il lavoro agile ai dipendenti che siano vincolati alla permanenza domiciliare a supporto di figli in quarantena risultati contatti stretti di soggetti contagiati in ambito scolastico.
Da ultimo, al fine di garantire la rapidità di attuazione delle misure previste in aggiornamento alla Deliberazione di Giunta regionale summenzionata, si chiede di emanare le stesse con atto amministrativo di immediata efficacia poiché l’ipotesi di emanare nuova deliberazione di giunta appare incompatibile con i tempi di attuazione necessari a contrastare con prontezza il fenomeno pandemico.

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